Negli scorsi articoli abbiamo imparato a conoscere il nostro corpo, a capire i suoi segnali e a comprendere quali possono essere i segni di fertilità, purtroppo non sempre sono sufficienti; alcune coppie, dopo numerosi tentativi si ritrova a sospettare che vi sia qualcosa che blocca la loro possibilità di avere un figlio e decidono di rivolgersi a professionisti per scoprirne le cause.

In questo articolo vedremo qual è il percorso e quali sono gli accertamenti che le coppie devono effettuare prima di intraprendere la strada della procreazione medicalmente assistita (PMA).

Le indagini per una possibile infertilità iniziano ad essere giustificate dopo 12 mesi di rapporti non protetti i quali non hanno portato ad avere una gravidanza. Il tipo di infertilità può essere dovuto a problemi che si riscontrano prima del concepimento, quindi difficoltà ed errori nella creazione di ovociti o spermatozoi, impossibilità di incontro tra spermatozoo e ovocita; oppure a problemi dopo la fecondazione, quindi problemi nell’impianto del feto in utero o di sviluppo dello stesso.

Durante una visita il professionista, ostetrica o ginecologo, analizzerà l’anamnesi di entrambi i partner per verificare se vi siano fattori di rischio che possono compromettere la fertilità nella coppia; tra questi troviamo:

  • L’età materna: l’età avanzata, dopo i 40 anni, aumenta la probabilità di aborto, inoltre dopo i 35 anni la possibilità di ottenere una gravidanza con rapporti in prossimità dell’ovulazione si riduce sempre di più con l’avanzare dell’età;
  • I rapporti sessuali molto diradati durante il ciclo mestruale possono essere causa di difficoltà ad ottenere una gravidanza proprio perché diminuisce la probabilità di avere un contatto tra spermatozoo ed ovocita;
  • Abitudini di vita scorrette sono un altro fattore che può influire sulla capacità procreativa di un individuo:

o   Il fumo nell’uomo diminuisce concentrazione e motilità degli spermatozoi all’interno del liquido seminale, nella donna può aumentare lo spessore della zona pellucida (barriera protettiva che riveste l’ovocita e che lo spermatozoo deve oltrepassare) inoltre può aumentare il rischio di aborti e parti pretermine oltre ad anticipare di 3-4 anni la menopausa

o   La caffeina (più di 5 tazze di caffè al giorno) può essere causa di una riduzione della fertilità per entrambi i sessi e di un aumento degli aborti.

o   Dosi elevate di alcool possono ridurre la fertilità in entrambi i sessi e diminuire la produzione di liquido seminale nell’uomo

o   Le sostanze stupefacenti come pure le sostanze tossiche (solventi, metalli pesanti, pesticidi, sostanze contenenti piombo o radiazioni) sono responsabili di una riduzione della capacità procreativa per entrambi i sessi

o   Un esercizio fisico molto intenso o assente possono dare un’irregolarità nella mestruazione o cicli anovulatori (che portano a non avere la creazione di un ovocita)

o   Alcuni tipi di farmaci possono avere come effetto collaterale un’influenza momentanea o permanente della fertilità

o   Un’alimentazione scorretta con conseguente anoressia (BMI < 18kg/m2) o obesità (BMI > 35 kg/m2) rendono più difficile il concepimento, inoltre l’obesità aumenta anche la probabilità di cicli anovulatori

o   Malattie a trasmissione sessuale (MTS) sono responsabili di danni a livello delle tube, della prostata o di alterazione degli spermatozoi

o   Lo stress, sia causato da una situazione personale o lavorativa sia dovuto alla ricerca stessa di una gravidanza, si è dimostrato legato all’insuccesso dei tentativi di concepimento, anche se non è chiaro il meccanismo e non vi sono chiare evidenze degli effetti sulla fertilità.

Dopo aver evidenziato eventuali fattori di rischio il professionista potrà decidere di effettuare approfondimenti diagnostici più o meno invasivi per indagare le possibili cause di infertilità di coppia:

  • Esami ematici per entrambi i partner per un dosaggio di specifici ormoni e molecole, per indagini genetiche, per diagnosi infettivologiche, immunologiche o di specifiche patologie
  • Spermiogramma per effettuare indagini chimico-fisiche del liquido seminale e per analizzare numero e morfologia degli spermatozoi
  • Indagini specialistiche su:

o   Prostata e vescica per l’uomo

o   Apparato riproduttore femminile per valutare la struttura di utero, tube e ovaie

A seguito di queste indagini la coppia insieme al professionista potrà decidere il percorso migliore da intraprendere; delle varie possibilità discuteremo nel prossimo articolo.

Articolo pubblicato anche sulla rubrica “l’ostetrica svela che…” nella web magazine UrbanPost nella sezione UrbanDonna

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