In gravidanza si verifica un fenomeno per il quale il sangue si dice che si emodiluisce, per farla breve aumenta la parte plasmatica, con la conseguente diluizione di tutta la componente corpuscolare contenuta in esso (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine…), particolare attenzione la rivolgiamo all’emoglobina, ma è davvero necessario intervenire co integratori di ferro e terapia marziale? …..

Prima di rispondere a questa domanda vi spiego alcune cose: come ho già detto durante la gravidanza avviene una diluizione del sangue, questo processo è qualcosa di normale e fisiologico e ha funzioni ben precise:

  • Permette di rendere il sangue più fluido, quindi per il bambino è più facile captare tutti i nutrienti e l’ossigeno che gli servono per la sopravvivenza
  • Al parto si ha una perdita ematica che normalmente si aggira intorno ai 200-500 ml di sangue, con un cesareo si può arrivare anche a 1 litro, l’aumento in gravidanza permette di sopperire a queste perdite.

 

Per questo motivo in gravidanza si può arrivare ad aumentare la componente di sangue del 30-50%; questo può portare, come abbiam gia visto a diluire alcune componenti, attenzione a diluire, non diminuire cosa molto diversa; anzi la loro diluizione è una cosa importante, ci indica che il corpo si sta adattando in modo positivo alla gravidanza. L’aumento di sangue però porta il cuore a fare uno sforzo un pochino maggiore, per questo motivo è importante no sforzarsi più di quanto il proprio corpo ce lo consente, come dico sempre alle “mie mamme”: la gravidanza non è il momento per aumentare la propria capacità di resistenza. Ovviamente questo non vuol dire che bisogna smettere di fare qualsiasi attività, anzi, l’attività fisica è sempre molto importante in tutta la vita di una persona, gravidanza compresa, però è importante conoscere e ascoltare il proprio corpo in modo da sapere quando fermarsi.

 

Tornando al nostro argomento principale quindi non è necessario partire subito con integratori di ferro alla prima accenno di discesa dell’emoglobina! Le linee guida concordano col dirci che in gravidanza è considerata fisiologica una diminuzione:

Linee guida del Ministero della Salute:

▸ I professionisti devono offrire alle donne in gravidanza lo screening dell’anemia. Gli

esami devono essere effettuati precocemente, al primo appuntamento; successivamente

devono essere ripetuti a 28 settimane per disporre di un tempo adeguato per il trattamento,

se necessario, e a 33-37 settimane.

▸ Devono essere indagati i casi di livelli di emoglobina inferiori al normale per l’epoca

di gravidanza (<11 g/100 mL nel primo trimestre e <10,5 g/100 mL da 28 settimane);

in questi casi, se indicata, deve essere prescritta la terapia opportuna, fornendo

alle donne informazioni sui possibili effetti collaterali.

Questo è quanto affermato dalle Linee Guida Italiane alle quali tutti i professionisti devono attenersi.

 

Inoltre si può sempre intervenire prima con una corretta alimentazione, ecco alcuni suggerimenti:

  • Mangia cibi ricchi di ferro (come carne rossa, pollame, pesce e uova[ferro di più facile assorbimento], legumi, vegetali a foglia verde, noci [hanno una minor facilità di assorbimento])
  • Assumi cibi ricchi di Vitamina C che facilita l’assorbimento di ferro (come agrumi, kiwi, peperoni, ribes…)
  • Anche l’Acido folico è un mediatore del suo assorbimento, se hai ancora qualche integratore di Ac. folico che avevi preso nel primo trimestre finisci la scatola (una capsula al giorno) o comunque aggiungi nella dieta cibi che lo contengono (come spinaci, barbabietole, broccoli, cavolo, grano integrale, fegato, asparagi, germe di grano, legumi)
  • Riduci, o togli, ciò che contiene caffeina, teina e tanniti (es il the nero) che possono inficiare sull’assorbimento di ferro, come pure cibi ricchi di calcio, quindi cerca di ridurre i latticini o altri derivati del latte se ne stai mangiando.

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