La prima settimana di Ottobre è la settimana dedicata all’allattamento al seno. Il latte materno, si sa, è molto importante sia per il neonato che per la mamma; tre articoli per avere alcuni piccoli suggerimenti su come “gestire” in modo ottimale l’allattamento al seno.
Le prime domande che le mamme mi fanno sull’allattamento al seno sono: come faccio a capire che ha fame e che mangia abbastanza? Ho paura di non avere abbastanza latte; sono tutti dubbi leciti, allattare è sempre una cosa nuova per una mamma soprattutto in questi anni in cui l’allattamento in pubblico è stato etichettato quasi come un tabù e le ragazze giovani non vivono più come naturale questa modalità di nutrizione del neonato, percependola come molto complicata e difficile. Invece affidarsi alla naturalità e semplicità è il primo passo per allattare al seno a lungo e in modo sereno.
Non nascondo che il primo mese di allattamento al seno può risultare difficile e molto stancante, ma superata questa fase tutto risulterà molto facile e addirittura comodo.
La prima cosa importante è mantenere fin da subito un allattamento esclusivo e a richiesta; ma cosa significano questi termini?
Con allattamento esclusivo si intende che il neonato, fin dalle prime ore dopo la nascita, deve essere nutrito esclusivamente con il latte materno e nient’altro, nemmeno acqua o tisane, tutto ciò di cui necessita il neonato è contenuto nel latte di mamma e non serve altro. Il primo latte che si ha nei primi 3-4 giorni è detto colostro ed è un concentrato di tutto ciò di cui necessita il neonato nei primi giorni. In seguito arriva la montata lattea ed il latte prodotto conterrà anch’esso tutto il necessario per sopperire alle esigenze nutrizionali del neonato, compresa l’acqua per dissetarsi. Verso la fine dell’allattamento, quindi passati almeno 6 mesi dalla nascita, il latte inizia a perdere le sue proprietà nutritive, per questo motivo si iniziano ad introdurre altri cibi nella dieta del piccolo, ma mantiene le sue caratteristiche protettive, quindi continuare ad allattare dopo i 6 mesi sarà sicuramente favorevole per il bimbo e si potrà proseguire fino a quando la mamma vorrà (L’OMS consiglia che l’allattamento sia proseguito “…fino ai 2 anni e oltre, se la mamma lo desidera…”)
Con il termine allattamento a richiesta invece si intende che deve essere il neonato a stabilire quanto e quanto deve essere allattato, il primo periodo (il primo mese in media) potrebbe fare pause molto brevi e restare attaccato spesso al seno, questo periodo serve per stabilire un buon allattamento con un corretto apporto di latte in base alle necessità del bimbo. Finito questo periodo (detto appunto di “calibrazione”) le poppate dovrebbero stabilizzarsi a circa 6 poppate durante il giorno e 4 nella notte. Una cosa importante è che non bisogna cercare una regola precisa per i tempi di nutrizione del piccolo. Ci saranno poi dei giorni in cui il lattante potrà chiedere di essere nutrito più spessi, sono quei periodi in cui i piccoli hanno degli scatti di crescita e necessiteranno un’alimentazione più importante; voi fidatevi di lui e delle sue richieste.
Nei prossimi articoli vi darò altri suggerimenti utili per allattare il vostro piccolo in modo esclusivo e cercheremo le risposte alle domande fatte inizialmente.
Articolo publicato anche sulla rubrica “l’ostetrica svela che…” nella web magazine UrbanPost nella sezione UrbanDonna