In passato scoprire di essere affette da un tumore durante la gravidanza voleva dire abortire perché le terapie conosciute rendevano impossibile la prosecuzione della stessa, o erano teratogene (portavano cioè ad uno sviluppo anormale del feto spesso non compatibile con la vita del piccolo). Oggi invece, con la progressione e lo sviluppo della ricerca medica è possibile intervenire con cure che non intaccano lo sviluppo del feto e spesso permettono anche l’allattamento.Durante la gravidanza, già nelle prime settimane anche il seno subisce alcune modificazioni in previsione dell’allattamento al seno, spesso queste rendono difficile la diagnosi di tumore al seno la quale viene così posticipata in tempi non utili ad una facile guarigione. Spesso succede anche che il timore di una terapia teratogena porti la donna (o lo stesso curante) a non volersi curare per poter portare a termine la gravidanza, ma ciò porta a peggiorare la prognosi, magari con una diagnosi di tumore terminale.

E’ quindi importante che ogni donna sappia e conosca i segni e i sintomi del tumore al seno e come eseguire l’auto palpazione del seno in modo da permettere una buona e pronta guarigione senza rischi per il piccolo che porta in grembo. Oltre a ciò, nel caso si diagnosticasse il tumore, è importante che la donna sia coinvolta in tutti i processi decisionali e che venga seguita da un equipe che comprenda ostetrico ginecologo, oncologo, neonatologo, radiologo, anatomopatologo ed eventualmente il medico chirurgo.

Nelle foto è mostrato come eseguire l’autopalpazione del seno, che deve essere eseguita mensilmente tra il settimo ed il quattordicesimo giorno del ciclo, mentre col sopraggiungere della menopausa questo esame può essere eseguito in qualsiasi periodo del mese. A questo deve essere aggiunta una buona osservazione per rilevare eventuali segni che devono essere prontamente riferiti al medico o all’ostetrica.

I 12 segni di tumore al seno:

  1. Indurimento o ispessimento della cute
  2. Increspatura della pelle
  3. Erosione della cute
  4. Rossore o bruciore
  5. secrezioni sconosciute
  6. Irregolarità della pelle
  7. Nodulo interno o gonfiore
  8. Pelle a buccia d’arancia
  9. Asimmetrie tra i seni
  10. Capezzolo rientrante
  11. Reticolo venoso evidente
  12. Protuberanza.

Fattori di rischio del tumore al seno

Vi sono alcuni fattori di rischio che possono essere evitati come una corretta alimentazione ed uno stile di vita sano, infatti una dieta ricca di frutta e verdura e povera di grassi animali sembra ridurre l’incidenza di tumore al seno, oltre a questo anche il viso del fumo ed una vita sedentaria sembrano aumentare il rischio di sviluppare un tumore. Inoltre si è visto che un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce), un gravidanza in giovane età e l’allattamento al seno per più di un anno, favoriscono la riduzione dell’incidenza di tumore al seno.

Altri fattori come l’età o la predisposizione genetica invece non sono modificabili, ma un corretto screening permette di individuare il tumore con sufficiente anticipo da eliminarlo limitando gli effetti collaterali sulla donna.

Prevenzione e screening

La prevenzione deve iniziare già a 20 anni con l’autopalpazione del seno eseguita ogni mese, per poi proseguire con una visita senologica annuale a partire dai 40 anni, e dopo i 50 eseguire anche una mammografia con cadenza biennale.

 

Per saperne di più consulta il sito dell’AIRC e l’area specifica sui tumori in gravidanza

Seguimi su Facebook

All rights reserved Ostetrica Colombo.